Abbiamo deciso di raccontarvi un pezzettino di storia di di Nele e Pina. Partiamo proprio dai nonni che nel lontano 1950 hanno messo la prima pietra di questa casa…
Daniele (1916, è il terzo di 5 fratelli), per tutti Nele.
Arruolato con gli Alpini, combatte in Montenegro e Albania (da novembre 1940 ad agosto 1941). Dopo più di un anno a casa (per infortunio di guerra) riparte per la Francia da dove scappa a piedi e riesce a raggiungere Ora (estate ’44). Catturato dai tedeschi scappa dalla prigione insieme ad altri 3 “amici” e si rifugia nel bosco del Lagorai. Nonna Pina raccontava di essere scesa in bici e avergli lasciato il mezzo vicino alla prigione per aiutarlo a scappare più velocemente.
Nonna, sposata nel ‘38, ricordava spesso delle visite dei tedeschi in cerca del marito e le minacce se non avesse detto loro dove si trovava. I bimbi (già 3 e ancora piccolissimi) si nascondevano nell’ “olto dei Vanzetta” (una casa a pochi metri dall’attuale Hotel) accucciati al buio per non farsi vedere. In queste occasioni Carmelo doveva tenere la bocca chiusa a Franca (la piccola di neanche un anno) perché non piangesse e non si facesse sentire.
Per fortuna il conflitto finisce e Nele e Pina possono ricongiungersi e ricominciare a vivere con più serenità.
Il dopoguerra è tosto ed entrambi provengono da famiglie assai povere (Pina è l’ultima di 16 figlii!) quindi pochissime risorse per portare avanti una famiglia numerosa. (Nel frattempo erano nati altri 2 bimbi)
Nele lavora alla segheria del paese. Per racimolare qualcosa in più ogni estate si trasferiscono nella soffitta della loro casa in centro a Ziano per poter affittare la loro dimora ai primi turisti che cominciavano a scoprire la bellezza della Val di Fiemme. Nonna fa loro da mangiare cominciando così la sua lunga e magnifica carriera di cuoca…
L’inverno invece, nonno, che è sempre stato un grande sportivo (fondista e combinatista, vincitore nel 35 e 36 del titolo nazionali giovani fascisti) da’ una mano ad Alfredo Paluselli, pioniere del turismo trentino, alla Baita Segantini. Insegna agli ospiti a sciare, (ricordava anche di un’escursione con Umberto II) e stando a fianco di un personaggio quale era Alfredo, impara mille aneddoti, mille segreti della montagna e soprattutto comincia ad appassionarsi al turismo vedendo in questo settore buone prospettive.
Nel 50, Nele e Pina decidono di buttarsi nell’avventura. Vendono le due mucche di proprietà e nonostante le critiche dei paesani (cosa fa quel matto con ben 5 figli e neanche una lira?!!!!) e i mugugni dei parenti partono con tanta grinta ed energia. Il Nele è persona caparbia, forte, intelligente e lungimirante. La Pina grande donna, lavoratrice instancabile, forte come nessun’altra
Paura, fatica, grinta, incoscienza, sana allegria, tanto ottimismo sono gli ingredienti che portano alla realizzazione, nel lontano 1951, della ex fabbrica (così era chiamata la casa in sasso di proprietà della famiglia della nonna) in PENSIONE ALPINA DA NELE…SI PARTE, EVVIVA!!!